Conosci i codici CER per i rifiuti? E sai come applicarli, per esempio ai toner esausti che devi smaltire?
Il S.N.P.A. (Sistema Nazionale Protezione Ambiente) ha stabilito nuove norme per la classificazione dei rifiuti, approvate dal Ministero della Transizione Ecologica. L’azienda che ti ritira i toner esausti non può applicare senza criterio un codice CER nel formulario, altrimenti può essere contestato in caso di controlli.
Vediamo di fare chiarezza!
Cosa sono i codici CER per i rifiuti e a cosa servono?
CER è l’acronimo per Catalogo Europeo dei Rifiuti, un elenco di tutti i codici con cui sono classificati i rifiuti. Questo catalogo è formato da 20 capitoli in totale, a loro volta divisi in sottocapitoli.
Un codice CER è una semplice sequenza numerica formata da 6 cifre e divisa in 3 coppie (per esempio 18 01 03), che identifica un rifiuto, di solito in base al processo produttivo.
A cosa servono questi codici e perché devi conoscerli, se hai un’azienda?
I codici CER identificano i rifiuti in pericolosi e non pericolosi. Ecco perché è utile conoscerli. Alla fine del codice potresti anche trovare un asterisco (*): significa che quei rifiuti sono classificati come pericolosi.
Tu dirai: “Ma io consumo solo i toner della stampante!”.
Allora devi sapere che i toner esistono anche nella variante pericolosa, quindi hanno un cosiddetto “codice a specchio” (che identifica i rifiuti pericolosi).
Toner esausti e codici CER
Ti accennavo prima che l’azienda che ti smaltisce i toner esausti non può applicare i codici CER senza aver prima fatto delle analisi chimiche per verificare qual è il corretto codice CER per il rifiuto.
E non è neanche sufficiente fare le analisi dei toner esausti una volta e assegnare poi sempre quel codice allo stesso toner, perché in base all’utilizzo il toner può essere pericoloso o non pericoloso.
Ti faccio un esempio: stessa stampante e stesso toner in 2 diversi uffici. Il primo stampa una decina di copie al giorno a distanza di qualche ora una dall’altra e l’altro lancia sempre delle stampe consecutive di almeno 20 fogli ciascuna.
È ovvio che in quest’ultimo caso i vari componenti si surriscaldino di più rispetto all’utilizzo della stampante dell’altro ufficio e quindi alla fine le due analisi chimiche sicuramente non daranno lo stesso risultato.
Codici CER per i rifiuti e aziende
Adesso che hai compreso il significato dei codici CER per i rifiuti, vorrai finalmente sapere che cosa prevedono per le aziende.
Con le nuove regole accennate all’inizio dell’articolo, oggi il produttore dei rifiuti – tu, quindi, azienda che produci rifiuti come i toner esausti (per fare un esempio comune) – è obbligato a classificare correttamente i rifiuti.
In poche parole che cosa prevede tutto questo?
L’azienda che produce rifiuti conosce come sono stati generati, cioè quali sono stati i vari processi di lavorazione che hanno prodotto un certo tipo di rifiuto.
Detto questo, l’azienda ha oggi l’obbligo, non solo di attribuire ai rifiuti che produce il corretto codice CER, ma deve anche documentare come è arrivata ad attribuire quello specifico codice CER.
E per far questo potrebbe essere necessario richiedere delle analisi chimiche. L’azienda, per esempio, non può semplicemente dichiarare che un rifiuto che ha prodotto non è pericoloso, ma deve provare come abbia stabilito la non pericolosità di quel rifiuto.
Sai cosa è accaduto a volte? Che alcune aziende hanno dichiarato non pericolosi dei rifiuti per risparmiare sui costi delle analisi chimiche. Ecco perché oggi si è arrivati a regole più ferree.
Il rischio è una serie di sanzioni e, in alcuni casi, anche l’applicazione del codice penale. In particolare si rischia se:
- non si classificano i rifiuti, attribuendo loro i codici CER corretti;
- si trasportano i rifiuti senza il formulario;
- si trasportano rifiuti pericolosi;
- si indicano nel formulario dati inesatti o incompleti;
- si indicano dati falsi per evitare i costi delle analisi chimiche.
Adesso ti starai preoccupando, lo so, è normale. Ma non disperare. Da anni propongo ai miei clienti una soluzione semplice, che li solleva da qualsiasi responsabilità. Sì, hai letto bene: produci i rifiuti e non ne sei più responsabile.
Come è possibile? Grazie a un servizio professionale di manutenzione dei consumabili, come previsto dalla legge sui rifiuti. In pratica, l’azienda specializzata che effettua il servizio diventa produttore dei tuoi rifiuti, e quindi penseranno loro ad attribuire il codice CER corretto.
Tu non hai più alcuna responsabilità e quindi non rischi nessuna sanzione, ti pare poco? Contattami oggi stesso e ti spiegherò tutto nel dettaglio!
Paola Occelli
Prontotoner.com
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